Fragil de Ubicaciòn Especifica

La selezione delle opere per la mostra al Centro Culturale di Spagna è composta da diversi pezzi che esplorano l'idea di "anti-scultura" e sottolineano i processi ibridi dell'arte contemporanea.

In questa mostra spicca l'opera Autoritratto (2002-2003), 2004, che disloca l'idea di opera museale e di classificazione, trasformandola in un autoritratto illeggibile, realizzato con materiali di varia provenienza, alcuni fatti a mano, altri ritrovati e altri recuperati ai margini dal contesto industriale e urbano, essendo talvolta eccessi dello stesso processo industriale o semplicemente incontri fortuiti tra materiali di scarto che l'artista adotta senza alcun intervento o che si alterano nel suo processo di creazione. Autoritratto è composto da materiali di grande fragilità e presenza autonoma, sebbene alcuni di essi richiamino importanti pezzi di storia dell'arte.
Tra gli elementi ne troviamo uno in particolare che all'interno reca la scritta “touch” e che richiama il Prier de Toucher, di Marcel Duchamp, la sfera di vetro blu dal canto suo, sembra evocare i Concetti Spaziali realizzati da Lucio Fontana in collaborazione con Egidio Constantini e la Fucina degli Angeli di Venezia.
Artisti come Marcel Broodthaers, Mario Merz o più recentemente Mark Dion hanno esplorato temi simili.

Fragiles de Ubicacione Especifica stabilisce una connessione con la mostra Untitled (Six pack II), inaugurata il 27 novembre presso lo Spazio di Simulazione dell'Università José Simeón Cañas (UCA) in cui l'artista prosegue una serie di interventi in spazi pubblici e privati creati dal contesto culturale, sociale e architettonico che fungono da quadro di riferimento.
Luis Croquer